Suore Missionarie della Consolata
​
Le Suore Missionarie della Consolata sono conosciute alla Venaria come le Suore dei
Galleani... Ora che sono parte di questa comunità ho cercato di capirne il motivo.
Nel 1931, noi suore Missionarie abbiamo ottenuto in donazione la “Villa - Fattoria, con
Casa colonica e terreni” situata sulla destra del torrente Ceronda, appartenuta ai Galleani,
che già nel 1670 avevano mulini idraulici, filatoi e ruote per macinare il tabacco, proprio a
Venaria. I Galleani erano quindi persone importanti, imprenditori molto conosciuti e
apprezzati.
La Villa Fattoria dei Galleani divenne Villa Consolata, ossia, Casa di Riposo per le Suore
Missionarie della Consolata, fondate nel 1910 dal Canonico Giuseppe Allamano, le quali vi
si stabilirono appunto nel lontano 1931.
Fin dagli inizi le Suore portarono avanti varie attività a favore della gente e in
collaborazione con la Parrocchia: molte persone ricordano di essere state nella nostra
casa per la scuola, per il catechismo, per incontri formativi o ricreativi. Si portavano avanti
anche le attività proprie di una Fattoria, con l’aiuto dei Contadini che vivevano nella
Cascina e del personale necessario per i vari lavori.
Col passare degli anni la Fattoria subì vari cambiamenti e divenne sempre più Casa di
Riposo per le Suore che tornavano dalle lontane Missioni spesso ammalate e stanche.
Qui rimanevano il tempo necessario per ristabilirsi e ritornare in missione... Ripartivano
sempre portando in cuore la bellezza della Villa Consolata, piena di verde, con orti, piante
da frutta, animali domestici... La Comunità provvedeva, di quanto aveva, le comunità molto
numerose che erano a Torino.
Villa Consolata ospitò per alcuni anni il Noviziato: la casa di formazione per le Suore;
annualmente vi erano corsi di Esercizi spirituali e incontri di formazione e aggiornamento.
Poi, tenendo presente le esigenze delle Suore, che rientravano sempre più numerose e
malate dalle missioni, la Casa di Riposo fu ampliata nel 1979-1980 e divenne Casa di cura
delle Suore. Così è tutt’ora: messa a norma, con camere singole, con ambienti e
accessori necessari ad ogni RSA. Sono centinaia le Suore che qui hanno ritrovato la
salute e sono ripartite felici per le lontane missioni. Ma sono anche qualche centinaio le
Sorelle che sono rimaste a popolare i cimiteri di Venaria e di Altessano...
Attualmente nella nostra comunità sono presenti 55 Suore, cariche di anni, di acciacchi e
di sofferenza. Vi sono quelle allettate, e chi si serve dei vari ausili: sedie a rotelle, girelli,
deambulatori, stampelle, bastoni. Vi è anche un piccolo gruppo di giovani Sorelle, tra cui la
Superiora, Infermiere e non, che ci sono di grande aiuto e incoraggiamento. Io sono
arrivata poco più di due anni fa per portare avanti il servizio della segreteria, pronta a fare
tant’altre cose, a seconda dei bisogni. Nonostante i tanti pericoli e timori... non abbiamo
avuto problemi per il Coronavirus, e allora ringraziamo Dio e pregando seminiamo
speranza e consolazione. La giornata qui inizia presto: per le 6.00 arrivano le
Collaboratrici del primo turno e l’ultima, che si ferma per la notte, arriva poco prima delle
22.00.
Le Sorelle ammalate sono sempre state assistite dalle nostre Suore Infermiere, da due
Dottori di Venaria, e dal personale laico, che con molta premura, rispetto e anche affetto
hanno portato e portano avanti tutti i servizi necessari. Siamo infinitamente riconoscenti a
tutti i nostri Dipendenti e ai tanti Volontari/e che settimanalmente, prima del Coronavirus,
venivano a darci una mano “preziosa”, con tanta delicatezza e affetto.
Le nostre attività comuni iniziano alle 7,10 con la preghiera delle Lodi e la S. Messa, (ma
non più ora...). Alle 9.00 si inizia l’Adorazione Eucaristica, che in questo tempo di
Coronavirus si protrae fino alle 18.00 con la celebrazione del Vespro.
Nonostante l’età e la malattia, la nostra è una comunità molto vivace e serena. Si seguono
programmi in TV e si portano avanti programmi formativi, informativi e anche ricreativi ogni
giorno. Siamo felici di poter accogliere, da Venaria, gruppi che vengono per la preghiera o
per incontri vari. Purtroppo la Pandemia ha chiuso anche questa possibilità... Felici di
poter dare una piccola collaborazione in Parrocchia con la presenza di due Sorelle
impegnate nel catechismo ed io nel CPP, che non sono di molto aiuto, ma vengo a
conoscenza delle tante attività che la Parrocchia porta avanti con l’aiuto di tutti. Sono
attività e vita parrocchiale che noi portiamo davanti al Signore nella nostra preghiera.